Tassazione delle criptovalute

Tassare correttamente i profitti con le criptovalute e gli ETP su criptovalute


Per le autorità fiscali, le criptovalute sono ancora un territorio inesplorato. Ma nel 2022, alcune ambiguità sono state finalmente eliminate e alcune cose che prima erano basate su congetture possono ora essere risolte con certezza per gli investitori in Germania. Tra queste c'è il fatto che anche con Bitcoin & Co. si possono ottenere profitti esenti da imposte, a patto che vengano rispettate le scadenze previste per la speculazione.

In Italia, la tassazione delle criptovalute è un argomento complesso e in continua evoluzione. In questo articolo ti spieghiamo le domande più importanti su cosa bisogna considerare per i guadagni e le perdite derivanti dal trading di criptovalute.

Essenziale in breve
Tutto sulla tassazione delle criptovalute

  • Operazione di cessione: le criptovalute sono trattate come redditi diversi ai fini fiscali.

  • Periodo di speculazione: Non si applica la tassazione se il valore complessivo delle criptovalute detenute non supera i 51.645,69 euro per almeno sette giorni consecutivi.

  • Responsabilità fiscale: i redditi derivanti dallo staking, dal mining o da altre attività simili sono generalmente considerati redditi di capitale o redditi da lavoro autonomo, e tassati in base all'aliquota IRPEF progressiva.

     

  • ETP di criptovalute: gli ETP di criptovalute con opzione di consegna sono trattati come gli investimenti diretti ai fini fiscali.

Quando vengono tassati i guadagni sulle criptovalute?

Quando vengono tassati i guadagni sulle criptovalute?

Le criptovalute vengono tassate come "redditi diversi" se si realizza una plusvalenza, ossia un guadagno derivante dalla vendita o dal cambio di criptovalute in euro o altre valute fiat. La tassazione applicata è del 26% sulle plusvalenze.

Attenzione: dal punto di vista dell'Agenzia delle Entrate, non fa differenza se la plusvalenza viene realizzata scambiandola con una valuta normale, al momento dell'acquisto o scambiandola con un'altra criptovaluta. E se una valuta viene scambiata con un'altra, il periodo di speculazione ricomincia da capo!

Guarda con attenzione e comprendi: Ne vale la pena!

Andrea-Ferrante.pngAndrea Ferrante, Country Manager Italia e Spagna extraETF
Comprendere il funzionamento della tassazione sulle criptovalute è di notevole importanza, specialmente sulla base delle normative che il governo sta modificando al momento.
Andrea Ferrante, Country Manager Italia e Spagna extraETF
È possibile regolarizzare la propria posizione con le criptovalute?

È possibile regolarizzare la propria posizione con le criptovalute?

Nel 2023, è stato introdotto un imposta sostitutiva agevolata del 14% per la regolarizzazione delle criptovalute non dichiarate, permettendo di rivalutare il valore delle stesse. Tuttavia, questo regime può variare.

Le criptovalute vengono tassate come "redditi diversi" se si realizza una plusvalenza, pertanto compensabile soltanto con operazioni anche considerate come “redditi diversi”.

Suggerimento: per evitare il possibile rialzo della tassazione sulle criptovalute, si consiglia di considerare l'investimento in criptovalute attraverso gli ETF.

Come vengono tassati gli ETP di criptovalute?

Come vengono tassati gli ETP di criptovalute?

La tassazione degli ETP sulle criptovalute dipende dalla loro struttura. Gli ETP che depositano fisicamente le monete e offrono un'opzione di consegna sono trattati come investimenti diretti in criptovalute. In questo caso, le plusvalenze possono essere realizzate in esenzione fiscale dopo un periodo di detenzione di dodici mesi. Gli ETP sulle criptovalute che non offrono un'opzione di consegna sono tassati come gli ETF. I guadagni sono quindi tassabili con l'imposta sulle plusvalenze, la sovrattassa di solidarietà e, se applicabile, l'imposta di culto.

I dettagli della tassazione sono illustrati di seguito.

ETP di criptovalute - con opzione di consegna

Le plusvalenze derivanti dalla vendita di ETP sulle criptovalute (acquisto e vendita di quote) sono tassate come redditi da capitale, con un'aliquota fissa del 26%. La plusvalenza si calcola come differenza tra il prezzo di vendita e il prezzo di acquisto delle quote, al netto di eventuali commissioni.

Conclusione
È possibile ottenere guadagni in conto capitale esenti da imposte con le criptovalute

Le criptovalute hanno conosciuto un enorme boom negli ultimi anni. Il legislatore ha ora chiarito a quali condizioni i profitti derivanti dal trading di criptovalute sono tassabili.

Le plusvalenze derivanti dalla vendita di ETP sulle criptovalute (acquisto e vendita di quote) sono tassate come redditi da capitale, con un'aliquota fissa del 26%, evitando i possibili rialzi della tassazione sull'investimento diretto in criptovalute.

Domande importanti sulla tassazione delle criptovalute