Le 10 criptovalute più importanti

Il Bitcoin è di gran lunga la criptovaluta più conosciuta e rappresenta circa la metà del valore di mercato di tutte le criptovalute all'inizio del 2023. Tuttavia, in tutto il mondo esistono più di 20.000 criptovalute e token negoziabili che sono stati creati nel corso degli anni. Gli investitori hanno quindi l'imbarazzo della scelta. Può valere la pena dare un'occhiata alle criptovalute più importanti oltre al Bitcoin. Tutte le valute virtuali hanno in comune il fatto di essere basate sulla tecnologia blockchain. Quali sono le differenze? Cosa bisogna considerare quando si investe?

Di seguito ti presentiamo le 10 criptovalute più importanti.

Bitcoin (BTC): La madre di tutte le criptovalute

Il Bitcoin è la madre di tutte le criptovalute e ancora oggi è il suo rappresentante più conosciuto. La moneta digitale è stata inventata nel 2009 da un certo Satoshi Nakamoto. Il nome è uno pseudonimo. Ad oggi, la vera identità dell'inventore del Bitcoin non è nota, anche se ci sono sempre speculazioni sulle persone reali che potrebbero esserci dietro.

Molti investitori associano l'anno di fondazione, il 2009, alla crisi finanziaria che ha causato grande incertezza in Europa e Nord America e ha scosso la fiducia nelle obbligazioni e, in ultima analisi, nelle valute cartacee. L'idea alla base del Bitcoin è quella di creare un sistema di valuta per le persone che funzioni indipendentemente dal sistema finanziario globale con banche e borse e non sia dominato dalle banche centrali come il dollaro, l'euro e altre valute.

Bitcoin si basa su una rete peer-to-peer che funziona sulla base della tecnologia blockchain. La blockchain inizialmente non è altro che una catena di blocchi di dati, da cui il nome. Questi vengono memorizzati uno dopo l'altro e formano una catena che cresce costantemente e - nel caso del Bitcoin, attualmente ogni minuto circa - può essere ampliata di un blocco. Il database è memorizzato su molti computer in tutto il mondo ed è costantemente sincronizzato dal meccanismo di consenso incorporato. Questo è il motivo per cui questo grande database è così sicuro, ma anche un po' ingombrante.

Il valore di un Bitcoin viene determinato da diversi centri di scambio rispetto alle valute tradizionali. L'aspetto interessante è che il Bitcoin è limitato a 21 milioni di unità. A un certo punto, i cosiddetti minatori di Bitcoin avranno "estratto" tutti i Bitcoin. Nel corso del processo, il codice del Bitcoin prevede procedure di correzione per garantire che l'inflazione rimanga limitata, in netto contrasto con valute come il dollaro USA o l'euro. Il Bitcoin è quindi più simile all'oro e per questo viene spesso definito "oro digitale".

Tutti i bitcoin insieme valevano circa 680 miliardi di dollari USA all'inizio di novembre 2023. A titolo di paragone, questo è il valore di aziende come la più grande banca d'investimento del mondo J.P. Morgan o la compagnia petrolifera Exxon Mobil sul mercato azionario. Il paragone con Exxon Mobil è azzeccato anche da un altro punto di vista: il Bitcoin richiede molta potenza di calcolo ad alta intensità energetica per generare nuovi blocchi. Un algoritmo chiamato "Proof of Work" decide quale dei cosiddetti minatori è autorizzato ad aggiungere l'ultimo blocco alla blockchain. I minatori vengono ricompensati con bitcoin. L'energia utilizzata per far funzionare i centri dati creati appositamente per il mining proviene spesso da combustibili fossili.

Tether (USDT): la più grande stablecoin

Tether è strettamente legato all'andamento del dollaro USA e pertanto rientra nella categoria delle cosiddette stablecoin. Le stablecoin sono criptovalute legate a un bene specifico al di fuori del mondo delle criptovalute. Possono essere valute di banche centrali come il dollaro USA, l'euro o la sterlina, ma anche altri beni come i metalli preziosi. Nel caso di Tether, l'ancoraggio alla valuta si ottiene principalmente depositando contanti statunitensi e altre garanzie come le obbligazioni. Altre monete stabili lavorano con algoritmi per garantire il valore e utilizzano criptovalute per farlo, il che, come nel caso del precedente token TerraUSD, comporta notevoli rischi.

Tuttavia, il peg ha anche un grande vantaggio: il dollaro USA mostra raramente movimenti di prezzo irregolari, il che rende Tether meno volatile di altre criptovalute. Questo è un argomento importante per gli investitori che considerano le criptovalute come un investimento. Tuttavia, Tether è considerato in modo critico perché la valuta è controllata da un'unica società - i creatori dietro il crypto exchange Bitfinex - e il contesto non è trasparente. Nel novembre 2023, Tether aveva una capitalizzazione di mercato di circa 85 miliardi di dollari, il che la rendeva la terza criptovaluta più grande. In pratica, Tether viene utilizzato principalmente per fare trading con altre criptovalute, in quanto non è necessario scambiare ogni volta la valuta fiat.

Ripple (XRP): per trasferimenti veloci

I bonifici bancari all'estero, in particolare, possono richiedere tempi lunghi e commissioni elevate. Ripple vuole porre rimedio a questa situazione con la sua rete e consente di effettuare transazioni di pagamento senza intermediari - cioè "peer-to-peer" - tra mittente e destinatario con l'aiuto della blockchain. In questo modo è possibile elaborare oltre 1.000 transazioni al secondo. Grazie a queste caratteristiche, la blockchain di Ripple è già utilizzata da attori affermati del mondo finanziario come Bank of America, UBS e la spagnola BBVA. Alcuni vedono quindi Ripple come un concorrente del sistema SWIFT.

Ripple, spesso chiamato semplicemente XRP, è destinato a funzionare a lungo termine come un mercato dei cambi per privati che supporta tutte le valute del mondo. Chiunque voglia effettuare una transazione valutaria sulla rete deve utilizzare XRP. Il valore di questa criptovaluta - che ovviamente può essere acquistata e scambiata anche come puro mezzo di investimento - dipende quindi indirettamente anche dall'utilizzo della piattaforma Ripple nelle transazioni di pagamento. Attualmente esistono circa 49,2 miliardi di azioni Ripple. All'inizio, 55 miliardi di queste sono state depositate in un portafoglio fiduciario. Ogni mese è possibile vendere fino a 1 miliardo di unità Ripple.

Bitcoin Cash: il fratello efficiente del Bitcoin

A volte è necessario separarsi per svilupparsi ulteriormente. Come un germoglio da una pianta, Bitcoin Cash si è separato dal Bitcoin nel 2017. Questo cosiddetto "hard fork" aveva lo scopo di garantire una maggiore efficienza. Il motivo principale del fork era quello di aumentare la dimensione dei blocchi della blockchain di Bitcoin. Grazie al minore sforzo di calcolo richiesto da catene più corte, Bitcoin Cash può elaborare un numero significativamente maggiore di transazioni nello stesso lasso di tempo. Bitcoin Cash si è affermato nella comunità crittografica e ora è una delle dieci criptovalute più grandi. Come il Bitcoin, anche il Bitcoin Cash ha un limite massimo di 21 milioni di unità. Una volta raggiunto questo limite, non vengono emesse altre unità.

Polygon (MATIC)

Polygon è una rete di criptovalute compatibile con diverse blockchain. L'obiettivo è quello di creare un ecosistema multi-catena di criptovalute che sia compatibile con Ethereum e che permetta transazioni più veloci ed economiche. Viene utilizzata la tecnologia alla base di Ethereum, il che significa che Polygon può essere vista come una catena secondaria. L'andamento del prezzo di MATIC dipende quindi sia dal successo del suo ecosistema che dalla popolarità della piattaforma Ethereum. Il numero massimo di token MATIC è limitato a 10 miliardi. Circa due terzi di questi sono attualmente in circolazione.

Oltre alla top 10, esistono migliaia di altre criptovalute. Tra queste, ad esempio, Solana, Polkadot, Avalanche, Tron e Shiba Inu. Le criptovalute più importanti possono essere individuate tramite l'elenco delle criptovalute extraETF.